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Malvisi e Morza, dopo la condanna, escono dal Tribunale |
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Dopo
nove mesi di udienze, si è concluso con una sentenza di condanna il
processo che nel primo pomeriggio di mercoledì 31 ottobre c.a. vedeva il
segretario del Pd fidentino, Davide Malvisi, e un membro della sua
segreteria, Federico Morza, imputati di diffamazione nei confronti di
Francesca Gambarini.
La vicenda:
Tutto nasce da un
esposto di Francesca Gambarini. Insultata e diffamata, in modo anonimo
utilizzando i commenti di un blog (Piazza Fidenza).
La Polizia
Postale cominciò ad indagare al fine di
rintracciare il nome o i nomi di chi, nascondendosi dietro l'anonimato e
utilizzando i commenti di un blog (Piazza Fidenza), offendeva e
diffamava; enigma risolto anche perché, ripercorrendo la
rintracciabilità
degli ID dei commenti diffamatori, la Polizia Postale individuò i Pc da
dove partivano i commenti, cioè dal Pc personale in uso da Davide
Malvisi e da quello in uso da parte di Federico
Morza.
Entrambi, dopo altre indagini da parte della magistratura, venivano citati in giudizio con l'accusa di
avere offeso la reputazione di Francesca Gambarini con
commenti diffamatori pubblicati sul blog Piazza Fidenza in modo anonimo;
la prima udienza del processo venne fissata per il 27 gennaio c.a.. Ne seguirono altre tre, l'ultima il 31 ottobre scorso.
La condanna
Accertati
i fatti, sentite le testimonianze, verificata la documentazione, per il
Gudice la sentenza è di condana. Malvisi e Morza, in sostituzione
della pena detentiva, come prescrive la legge (art. 53 L. 689/81),
dovranno pagare una pena pecuniaria: 4.000 euro Malvisi, 3.000 euro
Morza. Inoltre, entrambi, dovranno rifondere le spese processuali e
pagare alla parte offesa altri 10.000 euro di risarcimento
provvisionale, somma che è immediatamente esecutiva, rinviando il
risarcimento totale e finale al giudizio civile da eventualmente
instaurarsi solo dopo il passaggio in giudicato della sentenza penale.
Naturalmente
Malvisi e Morza, come già annunciato in una precedente conferenza
stampa e come loro diritto, ricorreranno in appello.
A seguire, abbiamo messo in fila,
a futura memoria, una serie di documenti.
Il primo è un
intervento del 2 dicembre 2010 di Federico Morza, pubblicato sul sito
del Pd e su "IlGiò".
Intervento strano, a freddo, che incuriosì molti;
tutti i molti che non sapevano, noi compresi, che in quei giorni la
Polizia Postale stava per terminare le indagini e partivano
interrogatori e verifica dei PC di Malvisi e dello stesso Morza. Strano
anche, nel documento che qui sotto pubblichiamo, il richiamo ad un uso
"intimidatorio" sia del rapporto di lavoro di Malvisi con il Comune di
Fidenza e con Sandonnino Multiservizi, che quello di "immobili e terreni ereditati".
Per quanto
sappiamo, anche qui le cose non stanno come racconta Morza, a meno che
per "intimidatorio" non s'intenda la richiesta di adempiere agli
obblighi di legge.
Ecco, ripreso dal sito del Pd Fidenza, il documento firmato Federico Morza:
La macchina del fango si è messa in moto e
sta per piombare a Fidenza. Non si conosce chi sia al volante, ma è di
certo uno spericolato pilota, viste le manovre che ha compiuto finora.
Sembra
ben chiaro invece l'obiettivo: il 31enne segretario del Partito
Democratico fidentino Davide Malvisi. Da 5 anni attivo nel
gerontocratico mondo politico fidentino, da 18 mesi all'opposizione
della Giunta Cantini in Consiglio comunale dove è approdato dopo aver
raccolto 299 preferenze alla prima candidatura e da soli 10 mesi
segretario del PD locale.
Un curriculum politico promettente, ma
certamente non paragonabile per esperienza a tanti altri. Sarà per
questo meno attaccabile, il giovane Malvisi?
Per nulla! Uno schizzo di fango da gettare sui propri avversari – o forse sarebbe più corretto dire nemici – si trova sempre.
Si
può arrivare addirittura a colpirli sul lato personale. Davide Malvisi
è, come noto praticamente a tutti i fidentini, titolare di un'attività
commerciale. In anni passati, quando ancora non si occupava di politica,
ha avuto rapporti commerciali anche con il Comune col quale, però, da
quando è stato eletto consigliere ha interrotto volontariamente
qualunque rapporto lavorativo. Con la morte del padre ha ereditato
immobili e terreni.
Prendendo spunto da queste due informazioni
sopraccitate si vuole costruire il grande teorema affaristico su Davide
Malvisi, manco fosse un novello Michele Sindona.
Il diabolico
geometra, secondo le voci di piazza e nei corridoi che vengono fomentate
a scopo intimidatorio, avrebbe addirittura osato darsi da fare nel
curare gli affari del negozio che fu del padre e – non sia mai! – non si
è neppure rifiutato di ereditare qualche cosa dai propri cari.
C'è
qualcuno che ne parla, e la macchina del fango è di fatto già al lavoro
(uno sporco lavoro). E viene quasi da pensare che il segretario del PD
si sia macchiato di gravissimi reati. Ma è davvero una cosa negativa per
una persona che vuole far politica per la propria città e i propri
concittadini saper fare bene il proprio mestiere e avere un'attività che
gli permette di vivere senza la politica? Fino a prova contraria, per
far politica a livello locale, non sapevo che fosse obbligatorio essere
nulla facenti, nulla tenenti o pensionati.
Ma il buon senso
evidentemente non può fermare gli ingranaggi della macchina del fango,
la cui corsa è impazzita. Invece di rispondere ai bisogni dei cittadini
che li hanno eletti, vi sono numerosi amministratori nella nostra cara
Italietta che si occupano del tiro al bersaglio con gli avversari a
colpi di maldicenze e zizzania.
La filosofia è “colpirne uno per educare tutti gli altri”.
E
in fondo, da colpire ce n'è uno solo: serve colpire quello che sembra
aver abbastanza fegato e non troppi peli sulla lingua per denunciare
l'immobilismo del centrodestra e le sue bassezze.
Malvisi ha avuto la
grande colpa, in questi 18 mesi, di aver messo a conoscenza di tutta la
cittadinanza i tanti nervi scoperti di questa amministrazione
attraverso interrogazioni, interpellanze e interventi su quotidiani
locali.
Ora inizia la vendetta: si costruiscono grandi accuse da
inquisizione, si spacciano per reali pure invenzioni, si presentano alla
gente scopi loschi e interessi personali inesistenti. Si vuole in poche
parole demolire la persona del segretario del PD agli occhi della
gente.
Il tutto allo scopo di educare gli altri, nel caso avessero in mente di opporsi.
Se
qualcuno ha prove inconfutabili di accordi sottobanco, sotterfugi di
qualunque tipo o appalti truccati per perorare gli interessi personali
di Davide Malvisi le tiri fuori pubblicamente.
Questo tipo di accuse,
se non confermate da fatti comprovati, sono solo un modo di far
“politica” che non trova alcun precedente nella tradizione democratica
della nostra città e sono solo un metodo bieco da utilizzare per provare
a colpire un avversario politico.
Se questo metodo, che travolge la
vita e la storia delle persone e dei loro famigliari, lo si considera
ormai “normale” a livello nazionale, resta inaccettabile per noi
fidentini onesti e come tale va contrastato.
Blog fidentino, il 3 dicembre 2010, rispondeva con questo post ironico:
Con gli occhiali della satira: La macchina del fingo
Ma dai... Qualcuno avvisi la Polizia Municipale; e la
Protezione Civile? L'avete allertata la Protezione Civile? Non
scherziamo. C'è in giro "la macchina del fango", e "sta per piombare su
Fidenza". Mica cazzi, l'allarme è firmato da un certo Federico Morza,
un esponente di piripicchio del Pd, culo e camicia con il segretario di
sezione.
L'allarme, riguarda un certo chiacchiericcio intorno
alla figura del segretario di sezione Davide Malvisi, noto al pubblico
adulto per via di quella zanzara tigre che si porta dietro al guinzaglio,
come fosse un mini gatto volante.
Malvisi, secondo il già citato
esponente di piripicchio del Pd, sarebbe finito nel mirino della
"macchina del fango" e alcuni schizzi avrebbero già colpito le sue
candide vesti.
Ma va!
Si, che storia è questa, che succede? La ragione? Ah, qui Morza s'è
preparato. Tum Tum Tum, qui radio Morza: "Tutta colpa della zanzara tigre e dei nervi
scoperti che, scoperti, hanno giurato vendetta...le accuse che ci fanno
sono da inquisizione; si parla di inesistenti interessi personali o, in
variante, scopi loschi, il tutto - questa è finissima, quasi da
manuale delle Piccole Marmotte - allo scopo di educare gli altri , nel caso avessero in mente di opporsi.". Firmato
"noi fidentini onesti, saluti Federico Morza".
Fine, nel senso che questa roba di fango e merda, è tutta qui.
Il guaio, il grosso guaio è che il dire per non dire, accusarsi per
scagionarsi, inventarsi "macchine da fango" per giustificare la presenza
di fango autoctono, dice male.
Purtroppo, questi politicanti da mattinè si credono depositari
di una qualche superiorità immorale che, in combinato disposto con una
notevole faccia tosta, gli consente di raccontarla anche al
contrario di come potrebbe essere nella realtà e poi fare di quella la loro
verità. E tutti zitti! L'hanno chiamata "macchina del fango", ma se
guardate bene quella è la "macchina del fingo". Bingo!
E la chiamano "politica".
(blog fidentino -cronache marziane)
Poi,
a metà gennaio, scompare improvvisamente il blog Piazza Fidenza.
Questi i commenti dagli altri blog. Anche il Pd se ne uscì con un
comunicato che riletto oggi...
Può la politica nascondere meschinità? (riflessioni personali)
Sinceramente
ragazzi, non mi ero accorto che il blog dei miei grandi amici
"piazzisti" era sparito dai motori di ricerca; era da tempo immemorabile
che, aimè, non avevo più il piacere di visitarlo, da quando usai la
scortesia di chiamarli amichevolmente "pescivendoli" e "quaqquaraqquà".
Quindi
immaginate la sorpresa di apprendere dalle pagine del Giò prima, poi
dal fidentino e da diario, che il blog di questi miei carissimi amici,
ormai è storia passata.
Ma ancora più grande la sorpresa, ormai
sulla bocca di tutti, è stato l'apprendere, che a quanto pare, vox
popoli, dietro l'anonimato impenetrabile, sia dei post, che dei
commenti, si nascondeva la mano addirittura di "qualche noto esponente
politico di primissimo piano", cosi come riportato dal Giò, e stando
alle voci sempre più insistenti, questo esponente apparterrebbe al PD,
se non al Consiglio Comunale.
Ora io conosco quasi tutti gli
amici di primo piano del PD, ma sinceramente faccio fatica ad immaginare
chi eventualmente possa essere tale esponente. Faccio fatica e mi
rifiuto di pensare che tutto possa risultare vero, perchè se cosi non
fosse, allora vorrebbe dire che fino ad oggi non ho capito un cavolo ne
di amicizia, ne di rapporti personali, dal momento che quasi tutte le
persone di primo piano del PD mi hanno sempre parlato dei piazzisti come
di persone indegne.
Se tutto risultasse vero, cosa che naturalmente io non credo, allora l'ipocrisia di tali persone sarebbe davvero ineguagliabile.
Una
cosa però non mi spiego, se queste voci sono arrivate a me, e dato che
sono sulla bocca di tutti, possibile che non siano arrivate al PD? e se
sono arrivate , come mai non sono ancora usciti con un comunicato per
smentirle e ridare credibilità alla politica e di conseguenza al
Consiglio Comunale?
Ma questa è una domanda stupida che mi pongo,
perchè non potrò mai darmi una risposta, dal momento che non ragiono
con la testa del PD.
Una buona notte a tutti, e scusate se queste mie riflessioni del tutte personali le ho fatte ad alta voce.
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Commento de "IlGiò"
Il Giornale di Fidenza
news - cronaca
19/01/2011
Chiusa la Piazza (Fidenza)?
“Non
è stato possibile trovare il blog che cercavi”. Questo laconico
messaggio da qualche giorno appare su Blogger (il noto servizio di
blogging) ogni volta che ci si collega al noto portale Piazza Fidenza.
Al posto della tradizionale homepage, che ormai da qualche anno ospitava
le anonime giaculatorie dei cosiddetti “piazzaioli”, una triste
schermata beige che avrà sicuramente spiazzato i numerosi lettori di
quello che era diventato uno dei siti internet fidentini più seguiti e
commentati. Come se non bastasse, anche il profilo su Facebook, che
vantava quasi 4mila amicizie, è stato cancellato. A questo punto la
domanda sorge spontanea: Che fine ha fatto Piazza Fidenza?
Una delle
ipotesi è quella che gli animatori “mascherati” del sito, le cui
identità non sono mai state del tutto accertate (nonostante le voci che
circolano in città), abbiano deciso di chiuderlo. E dietro questo
clamoroso gesto, che per altro non è stato nemmeno annunciato con un
post, potrebbe esserci un’inchiesta della magistratura che vede
coinvolto anche un noto esponente politico fidentino. Pare infatti che
alcuni articoli pubblicati sul blog abbiano infastidito a tal punto un
personaggio molto in vista del panorama politico-economico parmigiano da
spingerlo a sporgere denuncia per diffamazione contro ignoti. E le
indagini svolte dalla polizia postale sembrano siano giunte a
coinvolgere proprio uno degli animatori della vita politica borghigiana,
non proprio di secondo piano. Chi di blog ferisce, di blog perisce? Nei
prossimi giorni ne sapremo di più…
La Redazione
..
questo il commento del blog fidentino:
P(I)AZZA FIDENZA
Ora il blog è scomparso: non più anonimi, loro stessi l'hanno chiuso.
"I Piazzaioli", così
venivano chiamati quelli di "Piazza Fidenza", agivano nell'ombra, erano
doppi, e non solo nel blog: di giorno, amici o compagni; di notte,
messo il cappuccio, usando i commenti ai loro post, si trasformavano in
distributori di insulti, infamie, calunnie, cattiverie, polpette
avvelenate e metaforiche randellate a questo o a quello, sempre ad
esclusiva loro convenienza.
Inabili alla trasparenza, abitavano il travestimento vigliacco, credendolo covo sicuro.
Eppure, è bastato un niente, il gioco si è scoperto e la sorpresa è stata davvero una sorpresa.
Tempo al tempo, tutto sarà più chiaro.
Notiamo: la loro strategia difensiva è cadere dalle nuvole, dichiarando verginità e annunciando denunce.
Comunque, nonostante
le incertezze della casa madre -indecisa a tutto- il gioco è finito,
stop. Stavolta, cadendo dalle nuvole, qualcuno rischia di farsi davvero
del male.
Questo il commento del Partito democratico di Fidenza:
Documentazione:
Dal sito dl Pd di Fidenza - Mai con Piazza Fidenza!
Mercoledì 26 Gennaio 2011 14:21 |
In
merito all'avvenuta chiusura del blog Piazza Fidenza e alle voci
diffusesi in questi giorni riguardanti una presunta collaborazione di
politici fidentini a tale sito, il Partito Democratico esclude nel modo
più categorico che qualcuno dei propri esponenti portatori di un mandato
politico, ossia membri della Segreteria oppure Consiglieri comunali,
sia coinvolto in qualche modo in tale vicenda.
L'inchiesta della Polizia postale di cui è stata riportata notizia sui
siti internet locali, se effettivamente in corso, chiarirà eventuali
responsabilità, ma in tutti noi è forte la convinzione che il nostro
partito e in particolare alcuni suoi membri di spicco siano, ancora una
volta, vittima di una clima di odiosa diffamazione.
Come già espresso in tempi non sospetti e in vario modo, il Partito
Democratico non ha mai esitato a prendere ufficialmente le distanze dai
toni del sito Piazza Fidenza.
Il Partito Democratico di Fidenza segreteria@pdfidenza.it
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Ottobre 2011: MALVISI, TEMPO SCADUTO, LE RISPOSTE LE DIAMO NOI
In una fredda mattina di fine gennaio, nell'aula dibattimentale del
Tribunale di Parma sezione distaccata di Fidenza, davanti al Giudice,
compariranno gli "imputati Malvisi Davide e Morza Federico", entrambi
dovranno "rispondere del reato di cui all'art. 595 c.1,2,3 codice
penale ... perché offendeva la reputazione di Gambarini Francesca... in
particolare (piazzafidenza.)blogspot.it riportava ... commenti
diffamatori".
(Dal DECRETO DI CITAZIONE A GIUDIZIO n. 1409/2011 R.G.N.R.).
Mettiamo
in fila le cose: no, Malvisi e Morza sono chiamati in giudizio come imputati "entrambi
con le aggravanti di aver recato offesa a mezzo di pubblicità tramite
sito web, nonché mediante l'attribuzione di fatti determinati"; per il
resto ecco i fattti: grazie ad una denuncia contro ignoti presentata
nell'aprile del 2010, la Polizia Postale si è attivata e, alla fine
dello scorso anno, novembre 2010, quei commenti anonimi, pubblicati dal blog Piazza Fidenza, non erano più di anonimi ma partivano dal PC in uso al segretario del Pd; da qui l'avviso di garanzia e la strana chiusura, durata qualche settimana, del blog Piazza Fidenza.
Proprio la chiusura del blog innescò una serie di voci che coinvolgevano alcuni esponenti del Pd fidentino. Il Pd, con un comunicato ufficiale del gennaio scorso, smentiva tutto: «In
merito all’avvenuta chiusura del blog Piazza Fidenza e alle voci
diffusesi in questi giorni riguardanti una presunta collaborazione di
politici fidentini a tale sito, il
Partito Democratico esclude nel modo più categorico che qualcuno dei
propri esponenti portatori di un mandato politico, ossia membri della
Segreteria oppure Consiglieri comunali, sia coinvolto in qualche modo in
tale vicenda.
L’inchiesta della Polizia postale di cui è stata
riportata notizia sui siti internet locali, se effettivamente in corso,
chiarirà eventuali responsabilità, ma in
tutti noi è forte la convinzione che il nostro partito e in particolare
alcuni suoi membri di spicco siano, ancora una volta, vittima di una
clima di odiosa diffamazione.
Come già espresso in tempi non
sospetti e in vario modo, il Partito Democratico non ha mai esitato a
prendere ufficialmente le distanze dai toni del sito Piazza Fidenza. Il Partito Democratico di Fidenza»
Che dire? Il comunicato di smentita a firma PD meriterebbe, in modo categorico, il premio Pinocchio.
Siamo garantisti, non ingenui e garantismo non vuol dire lasciarsi prendere per i fondelli da chi mente sapendo di mentire.
Torniamo
all'oggi, ad esempio, chi è quel furbacchione, che avuta per vie
traverse una lettera dell'assessore Comerci indirizzata a Fidenza sport,
ha deciso di fare uscire Malvisi sulla Gazzetta con il caso Comerci,
cioè il nulla; fumogeno lanciato proprio nei tempi giusti... due, anzi
tre, non ne bastasse uno, fumogeni travestiti da indignati comunicati
pubblicati dalla stampa locale a firma Malvisi mentre, guarda che
combinazione, il Malvisi stesso veniva rinviato a giudizio; vista la
disponibilità della Gazzetta di Parma, che ha pubblicato per ben tre
volte lo stesso comunicato di Malvisi, in questi giorni il segretario
del Pd preparava un altro fumogeno con la richiesta di centinaia di atti
dell'amministrazione comunale...
Tempo perso, il fumogeno farà cilecca, mentre il decreto dellaa Procura, citato in premessa, è pubblico.
E
ancora, che dire? Immaginate un partito come il Pd (già Pci, Pds),
abituato a governare da decenni, tanto da considerare l'amministrazione
comunale come cosa propria, da lasciare in eredità, dalla pianta
organica ai seggi in Consiglio comunale, ai figli e ai figli dei figli,
parenti di secondo grado compresi; immaginate tutto questo e tanto
d'altro, dalle aziende partecipate dal comune allo sviluppo urbanistico
della città.
Aggiungeteci l'arroganza, e tutti i sette vizi capitali.
Bene, un bel giorno, ploff!, tutto questo crolla, si dissolve. Si vota
per eleggere il sindaco e rinnovare il Consiglio comunale e, con 177
voti di differenza, vince il centrodestra. Privato di tutto, quel
partito, come Re Lear, perde il barlume, e considera il passaggio
all'opposizione, dopo 64 anni di quasi ininterrotta gestione
dell'amministrazione comunale fidentina, un deprecabile incidente da
risolvere subito. La solita arroganza si condensa nel "non mangerete il
panettone" rivolto ai nuovi amministratori. Invece il centrodestra, pur
avendo a che fare con le normali difficoltà di partenza, il panettone
se lo mangia. Una tragedia: loro, i compagni, non si danno pace. E qui
entra in scena la peggiore eredità della cultura comunista: la
mancanza di rispetto per la verità, l'attitudine a nascondere i fatti,
il disprezzo per l'avversario - irriso e demonizzato- e la tendenza a
manipolare l'informazione in funzione dell'interesse di parte. Così,
ad adiuvandum, quello che era stato immaginato come un blog di
supporto alla campagna elettorale di una corrente interna e
maggioritaria nel Pd (Massari, Antonini, Vanicelli), visti i non
previsti accadimenti (la corrente viene esautorata da un commissario,
Garbi, lunga mano del Presidente della Provincia Bernazzoli, astro
allora crescente del Pd parmense) ) il blog "Piazza Fidenza" si ricicla
in quello che conosciamo: un blog dove qualcuno usa l'anonimato per
colpire questo o quello, nell'ombra, incappucciato, con tanto pelo sullo
stomaco da far invidia all'orso polare. Doppiogiochisti,
antropologicamente bugiardi, riuscivano persino a far ingoiare polpette
avvelenate alla maggioranza. Risultato? Ne sappiamo qualcosa... un
giorno apriremo anche questo capitolo.
Altri, da quel blog insultati pesantemente attraverso decine e decine
commenti anonimi, si rivolgono alla Polizia Postale; questa si attiva e
scopre l'inimmaginabile: dietro le insinuazioni, le meschinità e gli
insulti - tutto rigorosamente anonimo- ospitati tra i commenti del
blog, si nascondevano nientepopodimeno che il segretario del Pd
fidentino e un membro della sua segreteria. Siamo tra il novembre e il
dicembre 2010, la Procura della Repubblica di Parma, letta la relazione
della Polizia Postale, apre un fascicolo; partono gli avvisi di garanzia
e, addirittura, vengono controllati alcuni pc.
Da subito,
informato dei fatti , il Pd fa finta di nulla; Malvisi in partito
rassicura i suoi: non è vero niente, calunnie. Invece, il blog
generatore di tanti commenti da querela, accusa il colpo e chiude
improvvisamente per qualche settimana, poi, come se niente fosse
riprende: "problemi tecnici", raccontano. In quello stesso periodo,
siamo ai primi di dicembre dl 2010, succede un fatto strano: Federico
Morza (che poi scopriamo essere anche lui imputato) , senza che ancor
nulla trapelasse, in autodifesa preventiva, scrive di "macchina del fango" che avrebbe colpito il segretario di sezione... Si dice, e a volte è anche vero: la prima gallina che canta ha fatto l'ovo...
Comunque la si guardi, brutta storia, immaginatevi se una cosa del
genere fosse successa ad un dirigente del Pdl. Dite un po' voi, quali e
quanti articoli di giornale, comunicati a firma del segretario del Pd
fidentino, Malvisi, avremmo letto. Invece, da parte del Pdl, altro
stile. Confermando la sua radice garantista, in attesa del giudizio
della magistratura, non un commento o una accusa pubblica. Anche
dai media, a partire dalla Gazzetta di Parma, nulla, non una notizia,
una riga, nulla, nemmeno una sbirciatina al registro, pubblico, degli
indagati... In tempi in cui privatissime, telefonate senza alcun
riscontro penale, finiscono sulla stampa, mettendo alla gogna mediatica
questo o quello, fa piacere sapere che il mondo dell'informazione
parmense (4 o 5 quotidiani in edicola, non si sa quanti on line, due
televisioni locali) in questa vicenda si è comportato in modo esemplare,
non dando alcuna notizia.
Hic sunt leones.
(Carduccio Parizzi)
Il resto è cronaca e commedia di queste settimane