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| Malvisi e Morza,  dopo la condanna, escono  dal Tribunale | 
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Dopo
 nove mesi di udienze, si è concluso con una sentenza di condanna il 
processo che nel primo pomeriggio di mercoledì 31 ottobre c.a. vedeva il
 segretario del Pd fidentino, Davide Malvisi, e un membro della sua 
segreteria, Federico Morza, imputati di diffamazione nei confronti di   
Francesca Gambarini.
La vicenda:
Tutto nasce da un 
esposto di Francesca Gambarini. Insultata e diffamata, in modo anonimo 
utilizzando i commenti di un blog (Piazza Fidenza).
La Polizia 
Postale cominciò ad indagare al fine di 
rintracciare il nome o i nomi di chi, nascondendosi dietro l'anonimato e
 utilizzando i commenti di un blog (Piazza Fidenza), offendeva e  
diffamava; enigma risolto anche perché, ripercorrendo la 
rintracciabilità
 degli ID dei commenti diffamatori, la Polizia Postale individuò i Pc da
 dove partivano i commenti,  cioè  dal  Pc  personale in uso da  Davide 
Malvisi e da quello in uso da parte di Federico
 Morza.
Entrambi, dopo altre  indagini da parte della magistratura, venivano citati in giudizio  con l'accusa di 
avere offeso  la reputazione di Francesca Gambarini con 
commenti diffamatori pubblicati sul blog Piazza Fidenza in modo anonimo;
 la prima udienza del processo venne fissata per  il 27 gennaio c.a.. Ne seguirono altre tre, l'ultima il 31 ottobre scorso.
La condanna 
Accertati
 i fatti, sentite le testimonianze, verificata la documentazione, per il
 Gudice la sentenza è di condana. Malvisi e Morza,  in sostituzione 
della pena detentiva, come prescrive la legge (art. 53 L. 689/81), 
dovranno pagare una pena pecuniaria: 4.000 euro Malvisi,  3.000  euro 
Morza. Inoltre, entrambi, dovranno rifondere  le spese processuali e 
pagare alla parte offesa altri 10.000 euro di risarcimento 
provvisionale, somma che è immediatamente esecutiva, rinviando il 
risarcimento totale e finale al giudizio civile da eventualmente 
instaurarsi solo dopo il passaggio in giudicato della sentenza penale.
Naturalmente
 Malvisi e Morza, come già annunciato in una precedente conferenza 
stampa e come loro diritto, ricorreranno in appello.
A seguire,  abbiamo messo in fila, 
a futura memoria, una serie di documenti.
 
 
Il primo è un 
intervento del 2 dicembre 2010 di Federico Morza, pubblicato sul sito 
del Pd e su "IlGiò". 
Intervento strano, a freddo, che incuriosì molti; 
tutti i molti che non sapevano, noi compresi, che in quei giorni la 
Polizia Postale stava per terminare le indagini e  partivano 
interrogatori e verifica dei PC di Malvisi e dello stesso Morza. Strano 
anche, nel documento che qui sotto pubblichiamo, il richiamo ad un uso 
"intimidatorio" sia del rapporto di lavoro di Malvisi con il Comune di 
Fidenza e con Sandonnino Multiservizi, che quello di "immobili e terreni ereditati". 
Per quanto 
sappiamo, anche qui le cose non stanno come racconta Morza, a meno che 
per "intimidatorio" non s'intenda la richiesta di adempiere agli 
obblighi di legge.
Ecco, ripreso dal sito del Pd Fidenza, il documento firmato Federico Morza:  
La macchina del fango si è messa in moto e
 sta per piombare a Fidenza. Non si conosce chi sia al volante, ma è di 
certo uno spericolato pilota, viste le manovre che ha compiuto finora.
Sembra
 ben chiaro invece l'obiettivo: il 31enne segretario del Partito 
Democratico fidentino Davide Malvisi. Da 5 anni attivo nel 
gerontocratico mondo politico fidentino, da 18 mesi all'opposizione 
della Giunta Cantini in Consiglio comunale dove è approdato dopo aver 
raccolto 299 preferenze alla prima candidatura e da soli 10 mesi 
segretario del PD locale.
Un curriculum politico promettente, ma 
certamente non paragonabile per esperienza a tanti altri. Sarà per 
questo meno attaccabile, il giovane Malvisi?
Per nulla! Uno schizzo di fango da gettare sui propri avversari – o forse sarebbe più corretto dire nemici – si trova sempre.
Si
 può arrivare addirittura a colpirli sul lato personale. Davide Malvisi 
è, come noto  praticamente a tutti i fidentini, titolare di un'attività 
commerciale. In anni passati, quando ancora non si occupava di politica,
 ha avuto rapporti commerciali anche con il Comune col quale, però, da 
quando è stato eletto consigliere ha interrotto volontariamente 
qualunque rapporto lavorativo. Con la morte del padre ha ereditato 
immobili e terreni.
Prendendo spunto da queste due informazioni 
sopraccitate si vuole costruire il grande teorema affaristico su Davide 
Malvisi, manco fosse un novello Michele Sindona.
Il diabolico 
geometra, secondo le voci di piazza e nei corridoi che vengono fomentate
 a scopo intimidatorio, avrebbe addirittura osato darsi da fare nel 
curare gli affari del negozio che fu del padre e – non sia mai! – non si
 è neppure rifiutato di ereditare qualche cosa dai propri cari.
C'è 
qualcuno che ne parla, e la macchina del fango è di fatto già al lavoro 
(uno sporco lavoro). E viene quasi da pensare che il segretario del PD 
si sia macchiato di gravissimi reati. Ma è davvero una cosa negativa per
 una persona che vuole far politica per la propria città e i propri 
concittadini saper fare bene il proprio mestiere e avere un'attività che
 gli permette di vivere senza la politica? Fino a prova contraria, per 
far politica a livello locale, non sapevo che fosse obbligatorio essere 
nulla facenti, nulla tenenti o pensionati.
Ma il buon senso 
evidentemente non può fermare gli ingranaggi della macchina del fango, 
la cui corsa è impazzita. Invece di rispondere ai bisogni dei cittadini 
che li hanno eletti, vi sono numerosi amministratori nella nostra cara 
Italietta che si occupano del tiro al bersaglio con gli avversari a 
colpi di maldicenze e zizzania.
La filosofia è “colpirne uno per educare tutti gli altri”.
E
 in fondo, da colpire ce n'è uno solo: serve colpire quello che sembra 
aver abbastanza fegato e non troppi peli sulla lingua per denunciare 
l'immobilismo del centrodestra e le sue bassezze.
Malvisi ha avuto la
 grande colpa, in questi 18 mesi, di aver messo a conoscenza di tutta la
 cittadinanza i tanti nervi scoperti di questa amministrazione 
attraverso interrogazioni, interpellanze e interventi su quotidiani 
locali.
Ora inizia la vendetta: si costruiscono grandi accuse da 
inquisizione, si spacciano per reali pure invenzioni, si presentano alla
 gente scopi loschi e interessi personali inesistenti. Si vuole in poche
 parole demolire la persona del segretario del PD agli occhi della 
gente.
Il tutto allo scopo di educare gli altri, nel caso avessero in mente di opporsi.
Se
 qualcuno ha prove inconfutabili di accordi sottobanco, sotterfugi di 
qualunque tipo o appalti truccati per perorare gli interessi personali 
di Davide Malvisi le tiri fuori pubblicamente.
Questo tipo di accuse,
 se non confermate da fatti comprovati, sono solo un modo di far 
“politica” che non trova alcun precedente nella tradizione democratica 
della nostra città e sono solo un metodo bieco da utilizzare per provare
 a colpire un avversario politico.
Se questo metodo, che travolge la 
vita e la storia delle persone e dei loro famigliari, lo si considera 
ormai “normale” a livello nazionale, resta inaccettabile per noi 
fidentini onesti e come tale va contrastato.
 
 
Blog fidentino, il 3 dicembre 2010, rispondeva con questo post ironico:
Con gli occhiali della satira: La macchina del fingo
 
 
 
Ma dai... Qualcuno avvisi la Polizia Municipale; e la 
Protezione Civile? L'avete allertata la Protezione Civile? Non 
scherziamo. C'è in giro "la macchina del fango", e "sta per piombare su 
Fidenza". Mica cazzi, l'allarme è firmato da un certo Federico Morza, 
un esponente di piripicchio del Pd, culo e camicia con il segretario di
 sezione. 
L'allarme, riguarda un certo chiacchiericcio intorno
 alla figura del segretario di sezione Davide Malvisi, noto al pubblico 
adulto per via di quella zanzara tigre che si porta dietro al guinzaglio,
 come fosse un mini gatto volante. 
Malvisi, secondo il già citato 
esponente di piripicchio del Pd, sarebbe finito nel mirino della 
"macchina del fango" e alcuni schizzi avrebbero già colpito le sue 
candide vesti. 
Ma va! 
Si, che storia è questa, che succede? La ragione? Ah, qui Morza s'è 
preparato. Tum Tum Tum, qui radio Morza: "Tutta colpa della zanzara tigre e dei nervi 
scoperti che, scoperti, hanno giurato vendetta...le accuse che ci fanno 
sono da inquisizione; si parla  di inesistenti interessi personali o, in
 variante, scopi loschi, il tutto - questa è finissima, quasi da 
manuale delle Piccole Marmotte - allo scopo di educare gli altri  , nel caso avessero in mente di opporsi.". Firmato
 "noi fidentini onesti, saluti Federico Morza". 
Fine, nel senso che questa roba di fango e merda, è tutta qui. 
Il guaio, il grosso guaio è che il dire per non dire, accusarsi per 
scagionarsi, inventarsi "macchine da fango" per giustificare la presenza
 di fango autoctono, dice male.
Purtroppo, questi politicanti da mattinè  si credono   depositari 
di una qualche superiorità immorale che, in combinato disposto con una 
notevole faccia tosta, gli consente di raccontarla anche al 
contrario di come potrebbe essere nella realtà e poi fare di quella la loro 
verità. E tutti zitti! L'hanno chiamata "macchina del fango", ma se 
guardate bene quella è la "macchina del fingo".  Bingo!
E la chiamano "politica".
(blog fidentino -cronache marziane)
 Poi,
 a metà gennaio,  scompare improvvisamente il blog Piazza Fidenza. 
Questi i commenti dagli altri blog. Anche il Pd se ne uscì con un 
comunicato che riletto oggi...
 
 
Può la politica nascondere meschinità? (riflessioni personali)
Sinceramente
 ragazzi, non mi ero accorto che il blog dei miei grandi amici 
"piazzisti" era sparito dai motori di ricerca; era da tempo immemorabile
 che, aimè, non avevo più il piacere di visitarlo, da quando usai la 
scortesia di chiamarli amichevolmente "pescivendoli" e "quaqquaraqquà".
Quindi
 immaginate la sorpresa di apprendere dalle pagine del Giò prima, poi 
dal fidentino e da diario, che il blog di questi miei carissimi amici, 
ormai è storia passata.
Ma ancora più grande la sorpresa, ormai 
sulla bocca di tutti, è stato l'apprendere, che a quanto pare, vox 
popoli, dietro l'anonimato impenetrabile, sia dei post, che dei 
commenti, si nascondeva la mano addirittura di "qualche noto esponente 
politico di primissimo piano", cosi come riportato dal Giò, e stando 
alle voci sempre più insistenti, questo esponente apparterrebbe al PD, 
se non al Consiglio Comunale.
Ora io conosco quasi tutti gli 
amici di primo piano del PD, ma sinceramente faccio fatica ad immaginare
 chi eventualmente possa essere tale esponente. Faccio fatica e mi 
rifiuto di pensare che tutto possa risultare vero, perchè se cosi non 
fosse, allora vorrebbe dire che fino ad oggi non ho capito un cavolo ne 
di amicizia, ne di rapporti personali, dal momento che quasi tutte le 
persone di primo piano del PD mi hanno sempre parlato dei piazzisti come
 di persone indegne.
Se tutto risultasse vero, cosa che naturalmente io non credo, allora l'ipocrisia di tali persone sarebbe davvero ineguagliabile.
Una
 cosa però non mi spiego, se queste voci sono arrivate a me, e dato che 
sono sulla bocca di tutti, possibile che non siano arrivate al PD? e se 
sono arrivate , come mai non sono ancora usciti con un comunicato per 
smentirle e ridare credibilità alla politica e di conseguenza al 
Consiglio Comunale?
Ma questa è una domanda stupida che mi pongo,
 perchè non potrò mai darmi una risposta, dal momento che non ragiono 
con la testa del PD.
Una buona notte a tutti, e scusate se queste mie riflessioni del tutte personali le ho fatte ad alta voce.
 
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Commento de "IlGiò"
 
 
 
 
 

 
Il Giornale di Fidenza
news - cronaca
19/01/2011
Chiusa la Piazza (Fidenza)?
“Non
 è stato possibile trovare il blog che cercavi”. Questo laconico 
messaggio da qualche giorno appare su Blogger (il noto servizio di 
blogging) ogni volta che ci si collega al noto portale Piazza Fidenza. 
Al posto della tradizionale homepage, che ormai da qualche anno ospitava
 le anonime giaculatorie dei cosiddetti “piazzaioli”, una triste 
schermata beige che avrà sicuramente spiazzato i numerosi lettori di 
quello che era diventato uno dei siti internet fidentini più seguiti e 
commentati. Come se non bastasse, anche il profilo su Facebook, che 
vantava quasi 4mila amicizie, è stato cancellato. A questo punto la 
domanda sorge spontanea: Che fine ha fatto Piazza Fidenza?
Una delle 
ipotesi è quella che gli animatori “mascherati” del sito, le cui 
identità non sono mai state del tutto accertate (nonostante le voci che 
circolano in città), abbiano deciso di chiuderlo. E dietro questo 
clamoroso gesto, che per altro non è stato nemmeno annunciato con un 
post, potrebbe esserci un’inchiesta della magistratura che vede 
coinvolto anche un noto esponente politico fidentino. Pare infatti che 
alcuni articoli pubblicati sul blog abbiano infastidito a tal punto un 
personaggio molto in vista del panorama politico-economico parmigiano da
 spingerlo a sporgere denuncia per diffamazione contro ignoti. E le 
indagini svolte dalla polizia postale sembrano siano giunte a 
coinvolgere proprio uno degli animatori della vita politica borghigiana,
 non proprio di secondo piano. Chi di blog ferisce, di blog perisce? Nei
 prossimi giorni ne sapremo di più…
La Redazione 
..
questo il commento del blog fidentino:
P(I)AZZA FIDENZA
Ora il blog è scomparso: non più anonimi,  loro stessi l'hanno chiuso.
"I Piazzaioli", così
 venivano chiamati quelli di "Piazza Fidenza", agivano nell'ombra, erano
 doppi, e non solo nel blog: di giorno, amici o compagni; di notte, 
messo il cappuccio, usando i commenti ai loro post, si trasformavano in 
distributori di insulti, infamie, calunnie, cattiverie, polpette 
avvelenate e metaforiche randellate a questo o a quello, sempre ad 
esclusiva loro convenienza.
Inabili alla trasparenza, abitavano il travestimento vigliacco, credendolo covo sicuro.
Eppure, è bastato un niente, il gioco si è scoperto e la sorpresa è stata davvero una sorpresa.
Tempo al tempo, tutto sarà più chiaro.
Notiamo:  la loro strategia difensiva è cadere dalle nuvole, dichiarando verginità e annunciando denunce.
Comunque, nonostante
 le incertezze della casa madre -indecisa a tutto- il gioco è finito, 
stop.  Stavolta, cadendo dalle nuvole, qualcuno rischia di farsi davvero
 del male.
Questo il commento del Partito democratico di Fidenza:
Documentazione:
Dal sito dl Pd di Fidenza  - Mai con Piazza Fidenza! 
 
Mercoledì 26 Gennaio 2011 14:21 |  
In
 merito all'avvenuta chiusura del blog Piazza Fidenza e alle voci 
diffusesi in questi giorni riguardanti una presunta collaborazione di 
politici fidentini a tale sito, il Partito Democratico esclude nel modo 
più categorico che qualcuno dei propri esponenti portatori di un mandato
 politico, ossia membri della Segreteria oppure Consiglieri comunali, 
sia coinvolto in qualche modo in tale vicenda.
L'inchiesta della Polizia postale di cui è stata riportata notizia sui 
siti internet locali, se effettivamente in corso, chiarirà eventuali 
responsabilità, ma in tutti noi è forte la convinzione che il nostro 
partito e in particolare alcuni suoi membri di spicco siano, ancora una 
volta, vittima di una clima di odiosa diffamazione.
Come già espresso in tempi non sospetti e in vario modo, il Partito 
Democratico non ha mai esitato a prendere ufficialmente le distanze dai 
toni del sito Piazza Fidenza.
Il Partito Democratico di Fidenza segreteria@pdfidenza.it
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 Ottobre 2011: MALVISI, TEMPO SCADUTO, LE RISPOSTE  LE DIAMO NOI
  
  
In una fredda mattina di fine gennaio, nell'aula dibattimentale del 
Tribunale di Parma sezione distaccata di Fidenza, davanti al Giudice, 
compariranno gli "imputati Malvisi Davide e Morza Federico", entrambi 
dovranno  "rispondere del reato di cui all'art. 595 c.1,2,3 codice 
penale ... perché offendeva la reputazione di Gambarini Francesca... in 
particolare  (piazzafidenza.)blogspot.it  riportava ... commenti 
diffamatori".
(Dal DECRETO DI CITAZIONE A GIUDIZIO n. 1409/2011 R.G.N.R.).
Mettiamo
 in fila le cose: no, Malvisi e Morza  sono chiamati in giudizio come imputati "entrambi
 con le aggravanti di aver recato offesa a mezzo di pubblicità tramite 
sito web, nonché mediante l'attribuzione di fatti determinati"; per il 
resto ecco i fattti: grazie ad una denuncia contro ignoti  presentata 
nell'aprile del 2010, la  Polizia Postale si è attivata e, alla fine 
dello scorso anno, novembre 2010,   quei commenti anonimi, pubblicati dal blog Piazza Fidenza, non erano più di anonimi ma partivano dal PC in uso al  segretario del Pd; da qui l'avviso di garanzia e la strana chiusura, durata qualche settimana, del blog Piazza Fidenza.
Proprio la chiusura del blog innescò una serie di voci  che coinvolgevano alcuni esponenti del Pd fidentino.  Il Pd, con un comunicato ufficiale del gennaio scorso, smentiva tutto: «In
 merito all’avvenuta chiusura del blog Piazza Fidenza e alle voci 
diffusesi in questi giorni riguardanti una presunta collaborazione di 
politici fidentini a tale sito, il
 Partito Democratico esclude nel modo più categorico che qualcuno dei 
propri esponenti portatori di un mandato politico, ossia membri della 
Segreteria oppure Consiglieri comunali, sia coinvolto in qualche modo in
 tale vicenda. 
L’inchiesta della Polizia postale di cui è stata 
riportata notizia sui siti internet locali, se effettivamente in corso, 
chiarirà eventuali responsabilità, ma in
 tutti noi è forte la convinzione che il nostro partito e in particolare
 alcuni suoi membri di spicco siano, ancora una volta, vittima di una 
clima di odiosa diffamazione.
 Come già espresso in tempi non 
sospetti e in vario modo, il Partito Democratico non ha mai esitato a 
prendere ufficialmente le distanze dai toni del sito Piazza Fidenza. Il Partito Democratico di Fidenza»
Che dire? Il comunicato di smentita a firma PD meriterebbe, in modo categorico, il premio Pinocchio. 
Siamo garantisti, non ingenui e garantismo non vuol dire lasciarsi prendere per i fondelli da chi mente sapendo di mentire.  
Torniamo
 all'oggi, ad esempio, chi è quel furbacchione,  che avuta per vie 
traverse una lettera dell'assessore Comerci indirizzata a Fidenza sport,
 ha deciso di fare uscire Malvisi sulla Gazzetta con il caso Comerci, 
cioè il nulla; fumogeno lanciato proprio nei tempi giusti... due, anzi 
tre, non ne bastasse uno, fumogeni travestiti da indignati comunicati 
pubblicati dalla stampa locale a firma  Malvisi mentre, guarda che 
combinazione,  il Malvisi stesso veniva rinviato a giudizio; vista la 
disponibilità della Gazzetta di Parma, che ha pubblicato per ben tre 
volte lo stesso comunicato di Malvisi, in questi giorni il segretario 
del Pd preparava un altro fumogeno con la richiesta di centinaia di atti
 dell'amministrazione comunale... 
 
Tempo perso, il fumogeno farà cilecca, mentre  il decreto dellaa  Procura, citato in premessa, è pubblico.
E
 ancora, che dire?  Immaginate un partito come il Pd (già Pci, Pds), 
abituato a governare da decenni, tanto da considerare  l'amministrazione
 comunale  come cosa propria, da lasciare in eredità, dalla pianta 
organica ai seggi  in Consiglio comunale, ai figli e ai figli dei figli,
  parenti di secondo grado compresi; immaginate tutto questo e tanto 
d'altro, dalle aziende partecipate dal comune allo sviluppo urbanistico 
della città. 
Aggiungeteci l'arroganza,  e tutti i sette  vizi capitali.
Bene, un bel giorno, ploff!, tutto questo crolla, si dissolve. Si vota 
per eleggere il sindaco e rinnovare il Consiglio comunale e, con 177 
voti di differenza, vince il centrodestra.  Privato di tutto, quel 
partito,  come Re Lear,  perde il barlume, e considera il passaggio 
all'opposizione, dopo 64 anni di quasi ininterrotta gestione 
dell'amministrazione comunale fidentina,  un deprecabile incidente da 
risolvere subito. La solita arroganza  si condensa nel "non mangerete il
 panettone" rivolto ai nuovi amministratori. Invece il centrodestra, pur
 avendo a che fare con le normali difficoltà di partenza, il panettone 
se lo mangia. Una tragedia: loro, i compagni, non si danno pace. E qui 
entra in scena  la peggiore eredità della cultura comunista: la
 mancanza di rispetto per la verità, l'attitudine a nascondere i fatti, 
il disprezzo per l'avversario - irriso e demonizzato- e la tendenza a 
manipolare l'informazione  in funzione dell'interesse di parte. Così,
 ad adiuvandum,    quello che era stato immaginato come un blog di 
supporto alla campagna elettorale di una corrente interna e 
maggioritaria nel Pd (Massari, Antonini, Vanicelli), visti i non 
previsti  accadimenti (la corrente viene esautorata da un commissario, 
Garbi, lunga mano  del Presidente della Provincia Bernazzoli, astro 
allora crescente del Pd parmense) )  il blog "Piazza Fidenza" si ricicla
 in quello che conosciamo:  un blog dove qualcuno  usa l'anonimato per 
colpire questo o quello, nell'ombra, incappucciato, con tanto pelo sullo
 stomaco da far invidia all'orso polare. Doppiogiochisti, 
antropologicamente bugiardi,  riuscivano persino a far ingoiare polpette
 avvelenate alla maggioranza. Risultato? Ne sappiamo qualcosa... un 
giorno apriremo anche questo capitolo.
Altri, da quel blog insultati pesantemente attraverso decine e decine 
commenti anonimi, si rivolgono alla Polizia Postale; questa si attiva e 
scopre l'inimmaginabile:  dietro le insinuazioni, le meschinità e gli 
insulti - tutto rigorosamente anonimo-  ospitati tra i commenti del 
blog, si nascondevano  nientepopodimeno che il segretario del Pd 
fidentino e un membro della sua segreteria. Siamo tra il novembre e il 
dicembre 2010, la Procura della Repubblica di Parma, letta la relazione 
della Polizia Postale, apre un fascicolo; partono gli avvisi di garanzia
 e, addirittura, vengono controllati alcuni pc. 
Da subito, 
 informato dei fatti , il Pd fa finta di nulla; Malvisi in partito 
rassicura i suoi: non è vero niente, calunnie.  Invece, il blog 
 generatore di tanti commenti da querela, accusa il colpo e chiude 
improvvisamente per qualche settimana, poi, come se niente fosse 
riprende: "problemi tecnici", raccontano. In quello stesso periodo, 
siamo ai primi di dicembre dl 2010, succede un fatto strano:  Federico 
Morza (che poi scopriamo essere anche lui imputato) , senza che ancor 
nulla trapelasse, in autodifesa preventiva,  scrive di "macchina del fango" che avrebbe  colpito il segretario di sezione... Si dice, e a volte è anche vero: la prima gallina che canta ha fatto l'ovo... 
Comunque la si guardi, brutta storia, immaginatevi se una cosa del 
genere fosse successa ad un dirigente del Pdl.  Dite un po' voi,  quali e
 quanti articoli di giornale, comunicati a firma del segretario del Pd 
fidentino, Malvisi, avremmo letto. Invece, da parte del Pdl, altro 
stile. Confermando la sua radice garantista, in attesa del giudizio 
della magistratura, non un commento o una accusa pubblica.        Anche 
dai media, a partire dalla Gazzetta di Parma, nulla, non una notizia, 
una riga, nulla, nemmeno una sbirciatina al registro, pubblico,  degli 
indagati... In tempi in cui privatissime, telefonate senza alcun 
riscontro penale, finiscono sulla stampa, mettendo alla gogna mediatica 
questo o quello, fa piacere sapere che il mondo dell'informazione 
parmense (4 o 5 quotidiani in edicola, non si sa quanti on line, due 
televisioni locali) in questa vicenda si è comportato in modo esemplare,
 non dando alcuna notizia. 
 
Hic sunt leones.
     (Carduccio Parizzi)
Il resto è cronaca e commedia di queste settimane